Interessante posizione in merito al referendum

Vi riporto un articolo molto interessante che ho trovato su Chicago Blog, una pubblicazione online coordinata da Oscar Giannino e dall’Istituto Bruno Leoni.

La parte più interessante è secondo me quella finale, nel lungo articolo di Serena Sileoni, dove afferma:

Dunque, che la Cassazione abbia trasferito il quesito al comma 8 implica due conseguenze. La prima, che l’oggetto del referendum è cambiato: dalla questione nucleare alla questione energetica, con buona pace di tutte le regole procedurali relative, per esempio, alla propaganda referendaria e, più drammaticamente, alla consapevolezza degli elettori di cosa stiano votando. La seconda, che se vinceranno i sì il Governo non sarà autorizzato ad adottare la Strategia energetica nazionale. Con questi effetti, tra i tanti: che il governo non potrà varare il piano per la diversificazione delle fonti di energia, comprese quelle “pulite”, e non potrà nemmeno escludere il nucleare, dal momento che la Strategia sarebbe stata proprio la sede per farlo. Due effetti, questi, che tanto stanno a cuore agli antinuclearisti. Avranno questi il tempo e il modo di rendersi conto del nuovo, reale oggetto del voto (dal nucleare alla pianificazione) imposto dalla Corte a dieci giorni dalla chiamata alle urne?

Ma si sa che i favorevoli al referendum in genere sono favorevoli solamente perché lo dice “qualcuno” di cui loro si fidano. E se questo qualcuno si stesse sbagliando?

Una cosa è certa, questo è il solito pasticciaccio all’italiana, figlio di una indegna classe politica, sia a destra che a sinistra. Purtroppo.

Il link all’articolo:
http://www.chicago-blog.it/2011/06/01/la-corte-di-cassazione-mantiene-il-referendum-sul-nucleare-prime-note/

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1 Comment

  1. la mia convinzione e’ che scelte come quelle energetiche non possono essere decise da un referendum popolare e men che meno da un governo. esse devono essere SOLAMENTE decise dal libero mercato.
    se domani ci fosse un referendum per decidere se una bottiglia di vino deve costare il prezzo deciso dal produttore o un prezzo fisso di un euro, cosa pensate che gli elettori voterebbero? certamente di fissare per legge il prezzo di una bottiglia di vino a un euro. causando la sparizione del vino dal mercato.

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