Referendum sul nucleare: la Cassazione ha prodotto un mostro…esilarante! Leggete e ditemi dove sbaglio.

Riporto su Futuro Nucleare una nota di Umberto Minopoli da lui pubblicata sulla sua pagina Facebook, nota che io condivido pienamente.

Essendo la formattazione a schermo della nota alquanto carente, per i limiti imposti da Facebook, mi permetto di ricopiarla con qualche piccola correzione, e di migliorare la leggibilità del testo inserendo qualche punto e a capo ogni tanto… 🙂

Referendum sul nucleare: la Cassazione ha prodotto un mostro…esilarante! Leggete e ditemi dove sbaglio. di Umberto Minopoli

Una mostruosità giuridica. L’Ufficio referendum della cassazione ha compiuto (a maggioranza) un capolavoro. Che mostra quali livelli è ormai giunta la certezza del diritto in questo Paese.

Ricapitoliamo. Il Parlamento con la legge 26/05/2011, cd. legge omnibus, ha abrogato le “Norme in materia  di nuove centrali per la produzione di energia elettrica nucleare”. L’italiano mi sembra chiaro: abrogare significa cancellare. In Italia non si possono costruire centrali nucleari perchè le norme che lo consentivano sono state “abrogate”. Così dice la legge 26/05/2011.

Un paese normale ne prende atto e passa ad altro. Un paese normale, appunto! Non l’Italia! Qui si è deciso che il referendum vada tenuto in ogni caso. E, dunque, anche nella fattispecie in cui ci troviamo oggi: assenza di una legge che consenta la costruzione di centrali! Dovremmo abrogare una legge che è già abrogata.

E vabbè, direte voi: facciamo un referendum “rafforzativo”. Votiamo per rendere chiaro che non vogliamo il nucleare. Rafforziamo una decisione già presa! Una mostruosità! E infatti la Cassazione non arriva a questo. Che sarebbe un assurdo. No. sarebbe stato troppo. La Cassazione sa che in Italia, per legge, il referendum può essere solo abrogativo di norme di legge precise, il cui testo (che si propone di abrogare) è riportato nei quesiti su cui i cittadini votano. Dunque la Cassazione non poteva autorizzare referendum “rafforzativi” o ” consultivi (del tipo ” volete in Italia centrali nucleari?”). E, infatti, non ha fatto questo! E che ha fatto?

Leggo dal testo della Cassazione: “si dispone il trasferimento della richiesta di abrogazione referendaria dalle disposizioni che costituivano le “Norme in materia di nuove centrali per la produzione di energia elettrica nucleare” (cioè quelle su cui si sono raccolte le firme per il referendum) alle disposizioni di cui all’articolo 5 comma 1 e 8 , della legge 26/05/2011″. Cioè quella che abroga le norme per costruire le centrali. Una doppia mostruosità! L’ articolo 5 nel comma 1 recita:  l’esplicita “interruzione del programma di localizzazione in Italia di centrali nucleari”. La cassazione propone di ABROGARE questo articolo di legge.

Cosa capisce una persona normale? Siccome in italiano due negazioni affermano, si capisce che con il quesito nuovo proposto dalla Cassazione (che propone di abrogare una norma che abroga la  possibilità di localizzare centrali) torniamo alla norma abrogata dal Parlamento. Insomma: si ripristina la norma cancellata dal Parlamento. Io capisco che torna la  possibilità di “localizzare centrali “. A me sta bene! Ma la Cassazione, che voleva il contrario,  ha compiuto un capolavoro!

E non basta. La Cassazione “trasferisce” il quesito  anche al “comma 8 dell’articolo 5”. Dunque sottopone all’abrogazione anche questo comma. E che dice questo comma? Voi penserete: dice che si possono costruire in Italia centrali nucleari! Manco per niente! Questo comma, che sconta la cancellazione del nucleare, dice semplicemente che, entro un anno, il Paese si dovrà dotare di una “Strategia energetica nazionale,  effettuata sulla base di criteri precisi di garanzia della sicurezza energetica, di diversificazione delle fonti, di competitività, di sotenibilità amvbientale, di riduzione dei gas serra”. Punto! Ecco il secondo capolavoro. Non solo abrogheremo il comma 1 dell’articolo 5 (che aboliva il nucleare). Ma aboliremo anche la possibilità di dotarsi di una strategia energetica. Ditemi voi dove abita la ragione per la (maggioranza) dei giudici dell’Uffico referendum?

La verità è che stiamo toccando il fondo. Un governo imbelle ha cancellato il nucleare, con la legge 26/05/2011. Il referendum sul nucleare è diventato così del tutto inutile: la legge che lo consente non c’è più! Qualcuno però pensa che per “altri motivi” , dare una “spallata al governo”, bisogna, in ogni caso, votare i referendum. E per battere il quorum è essenziale sfruttare l’emozione di Fukushima (che non ha fatto nè un morto, nè un ferito).  E allora la Cassazione (a maggioranza) corre in aiuto. E inventa un cervellotico mostro di illogicità e incoerenza giuridica pur di “votare sul nucleare” . Cosa che la legge  italiana non consente: non sono consentiti referendum di “opinione” su qualcosa ma solo referendum abrogativi di “specifiche norme di legge”. Nella foga di far finta di rispettare questa norma, la Cassazione riscrive i quesiti proponendo di abrogare l’abrogazione. Straordinario!

Per finire. Vorrei ricordarvi il quesito che ci troveremo sulla scheda del referendum nucleare dopo l’intervento della Cassazione. Ecco il quesito: “volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del d.l. 31/03/2011 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75 con il seguente titolo: Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare?” . Non solo si abroga l’abrogazione. Ma i cittadini sono chiamati ad esprimersi su tre righe e mezzo che non spiegano niente, che non contengono norme di legge precise e specifiche e che sono scritte nel più oscuro e distorcente metalinguaggio da azzeccagarbugli.

Ecco in che mani (di  governo, opposizione e Cassazione) si è messa la politica energetica di un grande Paese!

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3 Comments

  1. “E per battere il quorum è essenziale sfruttare l’emozione di Fukushima (che non ha fatto nè un morto, nè un ferito). E allora la Cassazione (a maggioranza) corre in aiuto”.

    Ecco è qui che sbaglia signor Minopoli…

  2. sbaglia perchè a Fukushima ci saranno moltissimi morti per cancro in più nei prossimi anni, sbaglia perchè anche dal punto di vista economico il nucleare si sta rivelando una follia… provi a computare i danni prodotti e i costi per il ripristino o la dismissione delle centrali… sbaglia perchè la Germania (le piaccia o no sono più bravi di noi) smetterà di produrre nucleare nel 2022 mentre noi ( bene che vada) incominceremmo in quella data a produrre, ammesso che si parta subito, sbaglia perchè per avere un prodotto energetico credibile dovremmo costruirne almeno una trentina… se mi dice dove… sbaglia perchè questo governo, ma anche quello di Prodi, non doveva nemmeno pensarci al nucleare, ma siccome qualcuno ha un “debito” di riconoscenza con i “magnafromage” doveva in qualche modo sdebitarsi, non importa se questo viene fatto sulla testa del “popolo sovrano”… mi auguro solo che si raggiunga il cuorum, sarebbe una ulteriore dimostrazione di quanto sbagli intellettuali sta commettendo signor Minopoli!

  3. Buondì “roger”. Immagino che lei abbia un nome e cognome, e non capisco perchè non voglia usarlo, sinceramente. Io mi firmo sempre con il mio nome e cognome, e gradirei che le persone che vengono ospitate da me su questo blog facessero lo stesso.

    Invierò ad Umberto Minopoli una nota su questi suoi commenti, ma nel frattempo spendo io qualche minuto per risponderle.

    Su quali basi lei fa affermazioni gravissime come “a Fukushima ci saranno moltissimi morti per cancro in più nei prossimi anni”? Mi faccia sapere quali sono le sue fonti, perchè sinceramente la sua affermazione a me sembra tanto propaganda referendaria, e non una certezza scientifica.

    Io le dico solamente che a Fukushima si è verificata una emissione di radionuclidi molto modesta, fortunatamente, e che la situazione è già in via di stabilizzazione. Rimane valida la zona evacuata, e questo è fatto in maniera preventiva, per evitare di dover far nuovamente evacuare gli abitanti se dovessero esserci altre emissioni di radionuclidi, cosa improbabile ma non impossibile. Si tiene quindi un approccio più conservativo, come è logico che sia.

    Rimane il fatto che le emissioni di radionuclidi dai reattori danneggiati di Fukushima Dai-ichi siano state molto modeste e limitate sia nel tempo che nello spazio. Non faccia l’errore di comparare l’incidente giapponese con quello di Chernobyl, che è tutt’altra cosa.

    La Germania ha, secondo molti, fatto un passo molto avventato, dato che rimpiazzare la produzione di energia nucleare con le rinnovabili è molto semplicemente una panzana, una promessa di pulcinella fatta da una politica, Angela Merkel, che è ormai obbligata a seguire una posizione antinuclearista dati i vistosi cali nella sua popolarità, che hanno fatto sì che in recenti elezioni amministrative il suo partito prendesse una sonora botta.

    La sostanza rimane invariata. Chi promette di rimpiazzare la produzione di energia dal nucleare con quella dalle rinnovabili, mente spudoratamente. Oppure mente sapendo di mentire, e sinceramente non so quale delle due cose sia la peggiore…

    Vedremo alla lunga cosa succederà in Germania. Per ora hanno riattivato svariate centrali a carbone, vecchie e senza sistemi di filtraggio moderni, e comprano energia prodotta dal nucleare in Francia. Che grandissima lungimiranza che sta dimostrando il Cancelliere Merkel.

    Cordiali saluti,

    Luca Bertagnolio
    Futuro Nucleare

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