Perché Margherita Hack si sbaglia sul #referendum

Leggo in un articolo su “Il Riformista” che il Professor Margherita Hack ha detto “Voterò sì a malincuore” parlando del referendum sul nucleare.

Ma la cosa più stucchevole che trovo nell’articolo, per la penna di Edoardo Petti, viene dopo, quando Hack si mette a disquisire su come la proposta di Carlo Rubbia in merito all’uso del torio nei reattori nucleari di prossima generazione è la strada giusta da percorrere per arrivare ad un nucleare “pulito”.

Abbiamo quindi una Hack che da un lato vuole definitivamente uccidere il nucleare in Italia, mentre dall’altro esalta la ricerca innovativa sullo stesso nucleare che lei stessa ha contribuito ad uccidere con il suo voto al referendum.

Giova forse ricordare una cosa a tutti quelli che si fanno belli quando parlando di come la “ricerca” sia importante, e allo stesso tempo vanno a votare al referendum.

Forse infatti molti non capiscono che quando si parla di ricerca, ci sono due aspetti diversi, i quali sono entrambi da far ricadere nel campo della ricerca, anche se coprono due fasi temporali ben distinte nello sviluppo di una nuova tecnologia come potrebbe essere l’uso del torio in una nuova generazione di reattori nucleari.

La prima ricerca, quella più teorica, è forse quella più conosciuta a tutti. Si pensa quindi ai personaggi come Rubbia e ai loro team di scienziati che studiano grandi quantità di dati e che fanno simulazioni di vari tipi di soluzioni, fino ad arrivare (non sempre) ad un prototipo di un qualcosa che alla fine verifica la tesi che si vuole dimostrare, il tutto all’interno di un laboratorio.

Il secondo tipo di ricerca accade dopo questa prima fase, e accade quasi sempre in un ambito molto diverso dal primo, e cioé in altri laboratori, dove si trovano invece ingegneri che devono trovare la maniera per poter realizzare sotto forma di un prodotto commerciale quello che gli scienziati hanno realizzato nella prima fase. Un prodotto commerciale, con i suoi costi e i suoi benefici, i suoi problemi di costruzione e di installazione, di affidabilità, di addestramento, di riparazione.

Insomma, la seconda fase della ricerca è quella che permette ad un’idea poco più che teorica di diventare un prodotto. E molto spesso questa seconda fase è molto più lunga e complessa della prima, e certamente più costosa.

E chi fa questo tipo di ricerca? Nella quasi totalità dei casi questa ricerca viene effettuata da aziende commerciali, che hanno un budget di R&D (ricerca e sviluppo) che viene finanziato dagli utili che la stessa azienda ottiene dalla vendita dei suoi prodotti.

Immaginiamo quindi un’azienda come Areva, che spinge il proprio EPR su cui sta investendo da anni. Ebbene, a causa del referendum in Italia Areva non avrà a disposizione una fonte di utili da poter reinvestire in ricerca e sviluppo per i prossimi progetti, come magari la nuova generazione dei reattori al torio che tanto piacciono a Margherita Hack.

Ora capite perché penso che il punto di vista di Hack sia così sbagliato?

Tenere fuori dall’equazione la ricerca e sviluppo di un’Areva, di una Westinghouse, o di un’Ansaldo è una cosa assurda. Qui non siamo nel campo dell’IT dove per fare una startup bastano un computer ed una connessione ad Internet, ed una buona idea da sviluppare. Qui serve molto di più, soprattutto in termini di soldi, per poter fare in modo che un’invenzione verificata in un qualche laboratorio possa un giorno diventare qualcosa che abbia un significato da un punto di vista commerciale.

Ma forse il Professor Margherita Hack non ha mai dovuto lavorare con l’industria, come astrofisica. Forse i i budget per lo sviluppo dei tipi di ricerca che lei ha fatto venivano direttamente da fondi statali, verrebbe da pensare. E non c’è niente di male in questo. Solo che un conto è far pagare i costi vivi di ricerca a sviluppo a chi paga le tasse, un altro conto è farli pagare a delle aziende che lavorano per fare profitto. E se a queste aziende si chiudono in ogni modo le possibilità di fare profitto, chi pagherà la ricerca e sviluppo di Rubbia sul torio?

Ma forse Margherita Hack, che compie oggi 89 anni, non è poi così interessata a cosa capiterà nel futuro… buon compleanno Professor Hack!

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31 Comments

  1. Egregio Futuro Nucleare, mi faccia capire: dovremmo dare ad Areva la possibilità di realizzare reattori EPR perchè si sviluppi R&D in Italia ? E pensare che ritenevo la multinazionale Francese una società di capitale… Vorrei chiarirLe che areva investe il 3,2% del suo utile allo sviluppo di soluzioni tecniche (e non teoriche, vedasi il bilancio AREVA pubblicato) per lo sviluppo del proprio know-how, e certamente non per favorire soluzioni alternative al proprio core business. Fare affermazioni come queste non solo è tendenzioso, ma principalmente falso.

    Cordialità

    Axel

    1. Salve Axel, il mio discorso non è da prendere letteralmente nello specifico caso di Areva e dei potenziali EPR che si sarebbero dovuti installare in Italia. Ci sono infatti già 4 reattori EPR in costruzione in giro per il mondo, e vorrei ben sperare che tutto l’R&D necessario per arrivare alla realizzazione pratica di questi EPR sia già stato sviluppato adeguatamente da Areva…

      Io mi riferivo in generale al fatto che la filiera del nucleare ha necessità di vedere muoversi del business per poter rimanere in vita. Non fare arrivare ordini infatti vuol dire meno lavoro e meno gente che lavora in questo settore in generale, esperienze che vanno perse e cervelli in fuga all’estero. Non è questo che io voglio per il mio paese, detto molto sinceramente.

      Buona serata,

      Luca Bertagnolio
      Futuro Nucleare

      1. Vede, Bertagnolio, il fatto che non vi siano sviluppi per una tecnologia che ha scarso appeal, e non solo per motivi politici, a me invece non fa nè caldo nè freddo. La ricerca in Italia sulle applicazioni energetiche di fusione e fissione, come Lei saprà, non è sono fermata nemmeno nel periodo successivo al primo referendum sul nucleare, ed è stata rallentata solo grazie ai tagli indiscriminati dell’ultimo periodo (può chiedere conferma di ciò al prof. Cumo). La fuga di cervelli, peraltro, non viene fermata se deleghiamo la realizzazione di implianti a multinazionali estere, come ha fatto questo governucolo. Infine, la filiera del nucleare ha bisogno di commesse per rimanere in vita ? Lo stesso valeva per le aziende produttrici di motori a vapore, di finimenti e di ferri per cavalli: non per questo motivo dobbiamo continuare ad usare i quadrupedi per movimentarci…

        Cordialità

        Axel 

  2. Affermare che AREVA non svolge ricerca è veramente bizzarro. Certo, per gli Eco-Bio è difficile comprendere tutto ciò che non viene divulgato dal Eco-Furbi. Tantè questa è solo un piccola dimostrazione della fazziosità dell’utente Alexia che  afferma cose di cui non conosce manco l’esistenza.:
    http://us.arevablog.com/2011/05/31/areva…ca+Blog%29

    1. Caro Cher, al di là che postare link con errore 404 non indica particolare competenza, ti invito a leggere quello che ho scritto, esattamente il contrario di quanto dici. Il bilancio di AREVA 2010 ha dedicato il 3,2% all’area R&D, anche se ovviamente legato allo sviluppo di tecnologie applicative e non certo di teorie di processo. Quindi, gentilmente, parli di quel che conosce, magari portando qualche elemento valido e non solo propaganda. Ignorantia non petita excusat.

        1. Uh, che bello… AREVA dichiara (sul suo blog) che svilupperà un laboratorio per la ricerca anti cancro… e questo cosa c’entra con la ricerca che “dovrebbe” garantire un ritorno dei cervelli in fuga sul nostro territorio ? Siccome AREVA produce impianti nucleari, mi aspetterei che in primis sviluppasse soluzioni tecnologiche, mentre indagini di questo tipo (oltretutto svolte all’interno) fanno sinceramente sorridere. Cher, mi dia retta: lasci perdere. Sbagliare un link e poi ripeterlo in questa maniera la definisce in modo preciso. Parli di quello che conosce, senza linkare sciocchezze che non hanno alcuna attinenza all’oggetto del contendere.

          Saluti

          Axel

          1. I cervelli sono in fuga solo per non mescolarsi con “cervelli” sintonizatti alle sue frequenze.
            Saluti

          2. Cher, Impari a “sintonizzare” il suo impianto cerebrale, magari gentilmente scrivendo in Italiano. Se si deve discutere, si discuta su oggettività, non su ofefse gratuite che la definiscono perfettamente. Vede, cher, in due post lei non ha fatto altro che offendere qualcuno che ha dato fatti oggettivi, non pugnette: quindi, gentilmente, se parla di munus habendi, guardi bene internamente, ed eviti di insolentire gli altri: di solito è un buon indice per verificare che gli  argomenti della controparte sono finiti.
            O non ci sono mai stati.

            saluti.

            Axel

          3. Con l’ultimo suo reply conferma che c’è poco da discutere, in quanto Lei è talmente permalosa e convinta di essere nel giusto che ogni sillaba l’intepreta come un attacco personale. Peccato, poteva valutare che la ricerca dell’AREVA in merito alla cura al cancro con il suo finanziamento fosse meritevoledi interesse.
            Medio evo , con Fiaccole&Forconi questa è la realtà , se poi Lei ne vuol far parte è un suo problema , non mio. 
            Vuole discutere di oggettività? Bene su cosa? Che Lei è antinucleare fino al midollo e nulla le farà cambiare idea nemmeno se la scorticano viva? Oppure vuole discutere che l’energia nucleare da fissione è l’unica risorsa atualmente in grado di sopperire alle impellenti esigenze di paesi civili?
            Avanti, coraggio , si faccia “spellare viva” intelletualmente parlando! 🙂
            Anzi la invito sul un forum : http://www.nuclearmeeting.com così sarà più veloce lo scambio di riciproche riflessioni, anche se agli antipodi , ma qualcosa di buono forse uscirà!
            Dibito di vedere i suoi proclami antinucleari in luoghi dove gli sarà risposto “pan per focaccia”.
            Se non scrivo in un Italiano a Lei conpressibile , usi un traduttore ,oppure se lo faccia spiegare da pesrona di sua fiducia.
            Saluti alla suocera.
            Cher

          4. Caro Cher, vede, parlare significa portare delle valutazioni oggettive ai propri argomenti. Le afferma che sarei “antinuclearista fino al midollo”. Sbagliato. Vede, non so se lei può vantare un’esperienza nel campo della progettazione di impianti di generazione di energia elettrica nel campo elettronucleare, e poco mi importa. Resta il fatto che, avendo invece io avuto questa esperienza, critico su base scientifica le problematiche economiche e le implicazioni legate alla gestione delle scorie, difficoltà ad oggi (indiscutibilmente) irrisolte, come certifica il naufragio del progetto Yucca Mountain e gli innumerevoli problemi di Tricastin. Lei “dibiti” pure, ma invece di fare affermazioni sull’aria fritta cerchi di dare oggettività scientifica ai suoi argomenti. Un esempio su tutti: io quando parlo di ricerca e sviluppo di AREVA mi baso sulla lettura dei bilanci pubblicati, e leggo che il 3,2% dell’importo del bilancio della società viene dedicato nel 2009 all’area R&D: è ovvio che essendo una società di capitali, la parte di ricerca verterà sullo sviluppo di soluzioni legate al core business della stessa azienda. Lei a questo punto scrive invece “affermare che AREVA non faccia investimenti su R&D è veramente bizzarro”. Infatti, io posto elementi esattamente opposti, che lei, cher, evidentemente non ha nemmeno letto. AREVA investe su un laboratorio anti cancro ? Certamente nobile, ma sinceramente da una società che ha core business nel campo della produzione di impianti elettronucleari questa mossa mi pare solo di stampo prettamente PR: e in ogni caso, caro Cher, la tranquillizzo, i centri di costo specifici vanno o in investimenti pubblicitari o in elargizioni liberali, non certo in ricerca e sviluppo. Ammesso che lei sappia cosa significa “centri di costo”, ovviamente. Ma sinceramente non mi pare che lei legga in maniera approfondita ciò che scrivono gli altri, e men che meno i bilanci di azienda quotate in borsa. Relativamente al farmi “spellare viva” sinceramente la cosa non mi preoccupa affatto, visto che in genere la preparazione tecnico-scientifica dei pro nucleari “a prescindere” non va molto oltre un bel corso di patente europea del computer. Con tutto il rispetto per gli esperti di informatica, ovviamente, visto che il sito che lei mi ha linkato va in crash con frequenza quasi divertente o non carica affatto.

            Studi, e si informi. Magari potrà scoprire elementi interessanti sui costi diretti ed indotti della generazione elettrica.

            Saluti

            Axel

          5. Nessun crasch al link, pertanto è lei ad aver problemi! ( Pc)
            Dubito che Lei sappia qualcosa di impianti nucleari, a parte le sue limitate conoscenze in materia.
            Contrariamente a Lei, non faccio pesare chi sono e non obbligo chi interloquisce di darmi il suo “pedigree” energetico!

            Le scorie, come sanno tutti gli operatori, sono il classico NON-problema trasformato in problema, solo per incrementarne in modo esponenziale il “valore” gestionale. Su dai , non faccia la furba, citando “Yucca ” conferma che non ha la più pallida idea di cosa siano le scorie e tutto il bussiness che le circonda.

            Confonde , scienza- tecnologia-bussiness-legalità con la semplicità di una scolaretta, finanziare la ricerca o creare dei NON-problemi per poi dirottare le risorse?
            Chi stabilisce cosa è un problema o un non problema?
            L’opinione pubblica aizzata a Fiaccole&Forconi o intelletuali da strapazzo coadiuvati da cialtroni di professione?

            Oppure  una visione bucolica da radical-schic della natura?

            Se si vuole essere obiettivi è una cosa oppure, se vuole esprire un suo parere sul nucleare lo esprima in modo coerente con la realtà.

            Si faccia un giro nei bilanci SOGIN, vedrà che le spese per “onorare” gli studi legali sono molto interessanti! 
            La aspetto sul forum nuclearmeeting e si faccia sistemare il suo pc da un suo esperto di fiducia o cambi fornitore di servizi.

            Saluti alla suocera

          6. Aria fritta, caro cher. lei non porta alla sua causa alcuna valutazione oggettiva, nessun elemento con riferimenti scientifici. Il nulla, tipicamente espressione di scarsa competenza e nessuna referenza. Sono (aimè) assolutamente disponibile a fornire mio CV, ovviamente dopo avere il suo: del resto, sulla sua tracciabilità in rete, è chiaro che una semplice ricerca traccia bene i riferimenti miei (axel tafanus) rispetto ai suoi. Riguardo al forum nuclearmeeting, lasci stare e si informi: fra il 01 luglio e ieri, vi sono state 76 ore di offline (se sa di cosa sto parlando, veda le statistiche google analytics). A proposito, mi pare singolare: mai parlato di Sogin in vita mia, mi saprebbe spiegare (in italiano, magari si fa fare lei una traduzione preliminare) cosa c’entra con questa discussione una società che (non) riprocessa da 30 anni materiale che viaggia continuamente senza un sito definitivo ? A questo proposito, mi illustri anche “come sanno tutti gli operatori” (e quindi ovviamente questo la esclude, viste le scemenze che scrive) che lo stoccaggio non sia un problema atteso che un signore come Richard Muller la definisce “il problema primario” del nucleare. Ma forse lei ne sa di più di questo signore…

            A proposito, visto che lei sbaglia link e non si preoccupa di dare dati sull’affidsabilità della connessione di un sito, faccia il bravo: da adesso, senza link di riferimento (e non vale nuclearmeeting, ovviamente) eviti di tranciare giudizi non appoggiati da valida valutazioni scientifiche.
            Di aria fritta ne abbiamo sinceramente piene le scatole.
            E di pseudotecnici, pure.

            Axel 

          7. Di aria fritta ne abbiamo sinceramente piene le scatole.Detto da Lei è una frase condivisibile.Di questo siamo d’accordo, poi visto che è la più furba del pollaio.Provi con del Prozac , funziona!Per il suo CV, sono certo che sarà autorevole.Peccato che in questo scambio di parole sia del tutto irrilevante, dato che non ha la più pallida idea di cosa siano le cosidette scorie da reattore di fissione.Il suo contributo alla SUA causa è senza ombra di dubbio essenziale, il mio irrilevante con la differenza che le mie opinioni sono supportate da basi scientifiche , le sue sono solo riporti di altri.Muller è alla ricerca di finanziamenti per le sue teorie, come tutti, e chi più la spara grossa più adedpi trova! Lei , citandolo , sarà di sicuro una sua adepta.Peccato che non voglia uno scambio di opinioni di maggiore spessore e minore narcismo da web.Le piacciono le analisi le statistiche?, Peccato che non ha guardato nella direzione giusta,forse non è in grado di arrivarci da solo se non le indicano la strada?Un aiutino , solo per dare un minimo di spessore al blog, dato che rigetta il confronto in luoghi più pratici, come si risolverà il problema di carenza di produzione di energia da qui al 2020?Rinnovabili da FV=?Rinnovabili da RSU = ?Rinnovabili da ” paleoliche” =?Rinnovabili Idro =?Rinnovabili Geotermia =?———–FossiliCarbone=?Olio = ?Gas =?—————Importazione =?————————–quale verrà incrementata e con quale risultato?Saluti alla suocera

          8. Cher, lei è solo un incompetente, e ci mette il massimo per dimostrarlo in maniera chiara. Richard Muller, peraltro nuclearista convinto, è professore emerito a Berkeley ed è stato consigliere nel settore energetico di svariate amministrazioni americane, quali quelle di Bush Junior. Giusto per presentarle la persona, si degni di leggere chi è:  http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Muller Una cosa certo non si può dire del professor Muller, cioè che sia alla caccia di finanziamenti, essendo uno dei più autorevoli fisici americani. Cosa che evidentemente lei non sa, non si è preoccupato di verificare limitandosi ai soliti, stanchi epiteti senza alcuno spessore. L’unica cosa che lei sembra conoscere pare sia l’efficienza di farmaci a base Fluoxetina, evidentemente per esperienza personale. Eviti, le ripeto, di parlare quando non ha la più pallida idea di quello che dice: le svariate stupidaggini che ha riportato, sempre senza lo straccio di un riferimento autorevole, la definiscono perfettamente. Scambio di opinioni ? E quali, di grazie, atteso il fatto che lei non ritiene necessario dimostrare le stupidaggini che dice ? In ultimo: “come risolveremo il problema di carenza di energia da qui al 2020”. Vede, signor genio della lampada, se lei avesse seguito un qualunque seminario energetico saprebbe che le proposte sono molte ed articolate, e ormai la stragrande maggioranza non non prevedono quale soluzione il nucleare. Vero o falso che sia, si tratta di un argomento di cui discutere e confrontarsi su basi scientifiche e finanziarie, non sull’aria fritta. O con “esperti” con la terza media.

            Mi saluti il suo analista.

            Axel 

          9. Certo che come isterismo non è male, ma chi crede di essere? La gallina regina del pollaio? 
            Dimostra con i suoi seminari da terza media che non ha la più pallida idea di cosa sia l’energia, cita Muller, come se l’avesse letto nei bigliettini dei cioccolatini, è più saccente Lei dei incocludenti seminaristi eco-furbi di limitate vedute,o meglio, con la frasuccia da 5 elementare evoca “proposte ,molte e articolate” di cosa? Sventola il suo ipotetico CV come se fosse la più inserita PhD dell’energia e poi tutto quello che sà fare con stucchevole noia e di dare del suo aglì altri. Complimenti ha vinto un bonus per far domanda alla Eco-storditi&C .Quando vuole discutere di energia, l’aspetto sul decrepito link, contrariamente , visto che tra i “Tafanus” vi incensate a vicenda espleti le unice cose che la natura ha istruito i suo istinto.Saluti alla suocera

          10. Allora, ricapitoliamo. Non sa chi è Müller, gli dà
            dell’antinuclearista imbelle ed invece è consigliere energetico di alcuni
            presidenti degli Stati Uniti. Dice che io affermo che areva non fa ricerca
            mentre io dico l’esatto contrario (e basta leggere qui sopra per verificare che
            ho ragione). Afferma che non conosco nulla dell’argomento ma non ritiene di
            dover illustrare da dove proverrebbe la sua competenza. Facciamo così: se lei
            mi illustra entro domani mattina quali siano le problematiche emissive e le metodologie
            di contenimento sulle barre esauste adottate nella centrale di Meudon, di cui
            gentilmente dovrebbe descrivere quale tipologia di vessel si utilizza, le do’
            ragione al 100%. Ah, di queste descrizioni vorrei anche i riferimenti di
            procedura del sistema qualità, così siamo sicuri che non bara. Resto a
            disposizione del sig Bertagnolio per fornire i dati di cui parlo.

            Giusto per mettere i puntini sulle i ed evitare di
            continuare a discutere con un personaggio che chiaramente non sa cosa dice e
            non ha alcuna preparazione nè chiaramente alcuna esperienza specifica.

            i miei migliori auguri al suo analista, un gran professionista.

            Ah, un ultima cosa: eviti di rispondere in maniera imprecisa: una ulteriore figuraccia da incapace incompetente sarebbe abbastanza sgradevole.

            Axel

          11. Scusi il ritardo nell’approvazione degli ultimi messaggi, sig. Tafano, ma ieri Cher ed io eravamo in visita ad una centrale nucleare in Svizzera, e quindi siamo stati offline per tutta la giornata.

            Luca Bertagnolio rimane sempre molto divertito nel vedere come continuate a beccarvi senza sosta, incessantemente. Siete lo specchio del motivo per il quale l’Italia e’ nella condizione in cui e’ oggi, purtroppo. Muro contro muro, nessuno che vuole ascoltare le ragioni dell’altro, sicumera contro sicumera.
            Io non ho nulla da aggiungere, sinceramente, sig. Tafano. Non vedo perche’ mi ha chiamato nel suo messaggio. Se ha qualcosa da mostrare a Cher, faccia un post o qualche cosa sul suo blog e metta anche un link qui, come vede non censuro i messaggi.

            Cordiali saluti,

            Luca Bertagnolio
            Futuro Nucleare

          12. Bertagnolio, nessun problema. Come lei non è stato censurato in alcun modo, resto a disposizione del “professionista” Cher che sarà certo in grado di esplicitare gli argomenti proposti. Sulla sicumera, nessun problema: finchè questo fantomatico cher risponderà senza alcuna autorevole conferma alle proprie teorie le sue frasi restano sempre aria fritta contro valutazioni scientifiche, peraltro espresse da autorevoli nuclearisti. Vede, egregio Bertagnolio, si possono esprimere valutazioni a favore o contro l’utilizzo di soluzioni ingegneristiche, ma sempre sulla base di valutazioni tecnico-scientifiche oggettive. Mi interessa molto sapere in quale struttura siete stati, anche per condividere le vostre conclusioni…  

          13. Da degli “Ingnoranti” a destra e a manca come un pedofilo regala caramelle fuori da un asilo e poi chiede di condividere le nostre conclusioni? Senta, non ho ancora capito se Lei è un unità carbonio X o Y ,perdanto si evolva. 
            L’oppurtinità di comunicare uno scambio di opinioni le è stata data, sia da parete mia che da parte dell Admin, per cui il suo contributo al genere umano, oltre ad espletare le uniche funzioni che la natura generosamente le ha fornito, non vedo nulla nei suoi reply qualcosa che si avvicina minimanete ad suo interesse scientifico, ma solo polemica tetraedrica,potrebbe essere anche simplessa ma nella sostanza non cambia in quanto la sua capacità cognitiva sul piano scientifico ,fin quà dimostrata è solo un punto e come certo saprà un punto è = a 0.
            Saluti alla suocera.

          14. OK, Cher, esattamente quello che volevo vedere. Solo presuntuoso ed incompetente, e fra l’altro anche con qualche lacuna in Italiano. Sulle procedure, lasci perdere, abbiamo capito il suo livello di conoscenza tecnica specifica.

            Saluti (gli ultimi) all’analista.

          15. Molto bene, ora  tiri pure lo sciaquone, dopo aver usato il suo CV,infondo è l’unica cosa che le può essere utile.
            Questo spiega come le rinnovabili hanno avuto così successo , sembra ormai assodato che di “laureati” buoni a nulla ma capaci di tutto abbondano in ogni blog.
            Per quanto riguarda questo esempio di saccenza mal riposta che riporto:—-> Facciamo così: se lei
            mi illustra entro domani mattina quali siano le problematiche emissive e le metodologie
            di contenimento sulle barre esauste adottate nella centrale di Meudon, di cui
            gentilmente dovrebbe descrivere quale tipologia di vessel si utilizza, le do’
            ragione al 100%. Ah, di queste descrizioni vorrei anche i riferimenti diprocedura del sistema qualità, così siamo sicuri che non bara. <——
             Immagino che Lei sia la donne delle pulizie del posto, infondo è l'unica frase in cui afferma la sua disponibilità ad essere sottomessa a fronte di risposta che la soddisfi!
            Se perde il posto di "donna delle pulizie" provi a far domanda qui, forse non hanno ancora provveduto per il convegno in programma:
            http://3rdincc.mi.infn.it/
            Sono certo che se manda il suo CV, dubito che la prendino in considerazioni, si limiti adire che fa le pulizie :
            http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2011/06/il-nuclide-piccolo-piccolo-di-alex-cariani-riflettete-italiani-riflettete.html?cid=6a00d83451654569e201538f18b856970b

             

          16. “Immagino che Lei sia la donne delle pulizie del posto, infondo è l’unica frase in cui afferma la sua disponibilità ad essere sottomessa a fronte di risposta che la soddisfi!””Dubito che la prendino in considerazione”. Vada, fantocci, vada. Ed impari l’italiano, magari riesce a capire quello che le dicono, visto che di capire quello che dice lei non se ne parla. Magari provi ad esprimersi usando i congiuntivi (quelli Italiani, ovviamente), mentre visita le centrali nucleari Svizzere, contemporaneamente seguendo un corso di preparazione alla scuole superiori. O forse inferiori, vista la scarsa proprietà di linguaggio e l’evidente impreparazione tecnica e tecnologica dimostrata.

          17. Ah, a proposito, vista la sua colossale ignoranza, legga anche quello che afferma il premier Giapponese Naoto Kan riguardo alle difficoltà relative alla decontaminazione di Fukushima “http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/09/news/naoto_kan_ci_vorranno_decenni_per_decontaminare_fukushima-18913677/ “Ci vorranno decenni per decontaminare Fukushima”
            . Ci illustri, dall’alto della sua monumentale competenza, come vorrebbe procedere. Pet favore, siccome lei Cher ha elevatissime competenze, ci spieghi bene come procedere nella decontaminazione da plutonio 239 in falda acquifera. Ammesso che sappia cosa è una falda acquiferma e come gestire il plutonio 239, ma se non le spiace ci dica qualcosa anche dei sistemi di stivaggio delle scorie esauste in 235. Se sa di cosa parlo, ovviamente…

  3. Oggi col referendum abbiamo spostato i reattori Italiani si faranno in Francia.
    Come già accadde nel ’86. Vedete che i reattori Francesi son vicini al
    nostro confine? Beh quei reattori producono per noi. I francesi ne farn
    altri… quindi è lo stesso? Non proprio… La stragrande maggioranza
    del costo è costruzione… LAVORO DI COSTRUZIONE… che sarà dato a
    industri francesi, che lo daranno a lavoratori francesi… E poi per 60
    anni ci saran nel reattore lavoratori francesi… e aziende francesi
    cureranno la manutenzione. Tutto questo crea posti DIRETTI in francia.
    Queste aziende e persone pagheranno (ahiloro) tasse sul guadagno…. che
    andranno allo stato francese con le quali costruirà scuole, strade,
    pagherà maestre, spazzini, impiegati ecc…. un circolo virtuoso… che
    si innesca in Francia…  “Vabbè ma noi faremo il fotovoltaico!!!”
    Certo, il cui costo di costruzione, è come per il nucleare, la parte
    preponderante. Peccato che quasi tutti i pannelli e le componenti
    elettronici sian prodotte in Cina, quindi… il circolo virtuso di cui
    sopra si innesca in Cina…  Ma in fondo checcefrega tutti noi italiani
    abbiamo magnifici posti di lavoro e un futuro roseo di fronte

    1. Egregio Locatelli, la sua valutazione dei “vantaggi” per la tassazione naufraga ovviamente sul fatto che nessuna azienda privata ha mai investito direttamente sul nucleare (nemmeno GE e Toshiba, che peraltro avrebbero anche il know how sostanzialmente a costo zero). Già, gli investimenti nel nucleare sono SEMPRE delegati agli stati, che rendono questa tecnologia interessante… per i fornitori. Invece chi paga (cioè i cittadini) si trovano aziende che sfruttano investimenti miliardari e governi che finalmente dispongono di bombe ad implosione, come è stato evidente nella storia della Force de Frappe Francese e dovrebbe essere nella querelle Iraniana. In ogni caso, le ricordo tre fatti: il primo è che grazie alla lungimiranza del governo tedesco il numero degli occupati (con tecnologie native, aggiungo, sviluppate sulla base di garanzie concrete di un piano a lungo termine RISPETTATO) nelle rinnovabili in Germania è di 440.000 addetti contro i 41.000 del nucleare, il secondo è che il costo complessivo dell’energia nucleare risulta maggiore di quello legato alle rinnovabili quali l’eolico. Lo dice una nota agenzia pro-bio come l’EIA… http://www.iea.org/textbase/npsum/ElecCostSUM.pdf
      Terzo: l’Italia importa dalla Francia (ma prima da Svizzera e Slovenia) solo una piccola percentuale di energia elettrica da nucleare, solo per una questione di costi e solo di notte (dove l’energia elettrica nucleare viene venduta a prezzi bassissimi a causa della sostanziale impossibilità di fermare i reattori). In ultimo, Locatelli, forse lei ritiene che non importi tanto quello che si realizza ma che si spenda, anche se su strutture o servizi non importa anche se inutili o dannosi, l’importante è che girino i soldi.  Le ricordo che in questa maniera si aumenta in maniera esponenziale il debito pubblico, e si fa la fine della Grecia… Comunque, e qui concludo, la ringrazio a nome dei circa 220.000 impiegati nella filiera del risparmio energetico e nello sviluppo di soluzioni rinnovabili, ed in particolare delle innumerevoli aziende che producono (per esempio) tecnologia, sistemi smart grid, inverters e componenti elettronici ITALIANI per il settore rinnovabili.

      Cordialità

      Axel

    2. I reattori francesi tanto vicini non sono. I più vicini (basta guardare una carta) sono nell’Alta Savoia e intorno ad Aix-en-Provence. Ad qlcune centinaia di chilometri da Milano. Le voglio svelare un segreto: preferisco avere un reattore ad alcune centinaia di chilometri da casa mia, che a poche decine di chilometri (Caorso e Trino Vercellese). E comunque non posso vietare ai francesi di farsi i reattori dove credono.

      Intanto prima quei deficienti di tedeschi, poi gli svizzeri (notoriamente, popoli arretrati, e poco attenti al danaro), hanno deliberato PER LEGGE l’uscita dal nucleare. Una notiziona, non trova?

      Parola di uno che i reattori li conosce per averci lavorato, e per essersi beccato un melanoma da contaminazione da cobalto, per fortuna affrontato e risolto in tempo).

      Poi c’è chi, come Futuro, il nucleare lo conosce per aver iniziato, dopo l’11 marzo 2011, una lettura intensiva di bignamini, e di articoli del Prof. Battaglia

      1. e che ci faceva maneggiando cobalto, signor Crea? e mi spiega come abbia preso un melanoma maneggiando cobalto, che e’ normalmente contenuto nel corpo umano ed e’ un componente centrale della vitabina b12? o forse parla di qualche isotopo radioattivo del cobalto, potrebbe essere piu’ preciso e spierarci anche che ci faceva maneggiando cobalto radioattivo senza adeguate protezioni? anche se io penso, caro signor crea, che lei stia mentendo, visto che trovo gente che ha contratto gravissime malattie legate alla radioattivita’ in ogni forum correlato, il che e’ curioso no, considerando anche che praticamente non esiste industria nucleare in italia?
        e se anche fosse vero, signor Crea, che mi dice delle centinaia di migliaia di morti causati dal bruciare giornalmente enormi quantita’ di combustibili fossili? e degli enormi costi connessi? lo sa che mia madre, che ha 71 anni, non si puo’ permettere di riscaldare la casa per via dei costi enormi? che dice, signor Crea, vivere in stato naturale ed ecologico senza riscaldamento allunghera’ la vita di mia madre o la accorcera’?
        ma perdo il mio tempo. ideologie, ignoranza e religione non si discutono, e’ solo tempo perso.

        1. Egregio gian marco, lasci perdere. Il sig. Crea, ed è alquanto facile verificarlo in rete, ha partecipato al programma EURATOM presso la sede belga dell’organizzazione. Quindi, se qualcuno sta scrivendo sciocchezze, quello è lei. Inoltre, egregio, ci spieghi in quale modo la realizzazione di centrali nucleari possa garantire alla sua mamma un riscaldamento più economico, atteso il fatto che il riscaldamento elettrico risulta decisamente poco efficace e decisamente costoso. A meno che lei si riferisca a sistemi di riscaldamento in geotermia avanzata, cosa di cui dubito leggermente in quanto non esattamente diffusissimi (purtroppo). Vede, gian marco, quello che le sfugge è che non tutti le persone che hanno posizioni negative nei confronti del nucleare sono incompetenti, ed anzi molte hanno competenze SPECIFICHE (come Crea) decisamente elevate, avendo avuto esperienze nel settore. Cosa che, aimè, temo che a lei manchi… Se deve “perdere tempo”, un suggerimento: lo perda studiando. Scoprirebbe molte interessanti facezie, per esempio sulla dispersione di inquinanti oppure sull’utilizzo della potenza elettrica italiana: uno per tutti, visto che non le piacciono i combustibili fossili, legga qualcosa sui risparmi energetici ed in emissioni legati all’utilizzo di sistemi in geotermia. Magari scopre qualcosa di utile per la sua mamma.

  4. …di la verità, Futuro… non te lo aspettavi, questo risultato! Sono felice di aver controbuito, seppure in misura infinitesimale…

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