Il Bilancio elettrico e le fonti rinnovabili in Italia a fine 2010

Questa mattina, grazie alla sempre interessante newsletter del sito Viadalvento.org, ho scoperto dei documenti interessanti sul sito del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che in Italia ha il ruolo di:

promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia attraverso l’erogazione degli incentivi previsti dalla normativa nazionale agli impianti di generazione e con campagne di informazione per un consumo di energia elettrica responsabile e compatibile con le tematiche dello sviluppo sostenibile.

come si può leggere nella FAQ del GSE.

Il GSE ha pubblicato ieri un interessante rapporto che copre l’anno 2010, in cui viene evidenziato in maniera molto semplice ed immediata il bilancio energetico del nostro Paese. Questa è la prima pagina, certamente la più interessante:

Si può vedere in molto molto chiaro da questo grafico come il contributo delle FER (fonti di energie rinnovabili) sia importante ma sempre contenuto, malgrado sia in crescita costante, con un +11% anno su anno.

Va ovviamente fatto notare come la parte del leone nelle FER venga compiuta dall’Idraulico Rinnovabile, con il 15,3% del totale di energia prodotta, cioè i due terzi (66%) del contributo da rinnovabili vengono da una produzione energetica che certamente ha margini di crescita molto ridotti rispetto alle ben più discusse fonti di natura eolica, solare e bioenergetiche, fonti che continuano a produrre quantità di energia molto limitata per la loro natura di sorgente inaffidabile ed intermittente (se non c’è vento l’eolico non produce energia, se è notte o ci sono le nuvole il solare non produce energia).

Quasi i due terzi, il 62,8% per la precisione, vengono da sorgenti termiche tradizionali quali il carbone (10,8%), il gas naturale (44,9%) ed altri combustibili (7,1%). Queste sono le fonti energetiche più inquinanti in assoluto, sia in termini di polveri e particolato, che in termini di contributo di CO2 e CH4, gas serra responsabili a detta di molti del riscaldamento globale del nostro pianeta. E sono le sorgenti a cui ci appoggiamo quando le rinnovabili non sono in grado di produrre energia, ovviamente.

Una cifra consistente, il 13,4%, paragonabile alla produzione da idroelettrico rinnovabile, viene dal saldo estero, importazioni di energia dai paesi confinanti con l’Italia, i quali dispongono tutti di energia nucleare, tranne l’Austria.

Per ora mi fermo qui nella mia analisi di questo interessante documento del GSE, che potete scaricare in PDF al seguente link:
http://www.gse.it/attivita/statistiche/Documents/Bilancio%20e%20rinnovabili%202010.pdf

 

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